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L' Abbazia di Sassovivo

Una nuova sezione dedicata all ‘Abbazia di Sassovivo a Palazzo Trinci

Una nuova sezione dedicata all ‘Abbazia di Sassovivo a Palazzo Trinci - quovadisumbria

 

Di Sandra Remoli 

Ad appena sei Km da Foligno, immersa in una lecceta secolare di circa sette ettari, sulle propaggini del Monte Serrone, sorge la stupenda Abbazia di Sassovivo.

Come la stessa Foligno, anche questa abbazia non è molto nota ai turisti, ma il meraviglioso chiostro cosmatesco duecentesco, con colonnine binate, lascia tutti senza fiato.

Fra il 2014 ed il 2017, è stata avviata una fruttuosissima campagna di scavo archeologico nella parte antistante la chiesa abbaziale ( interamente trasformata a partire dal XVII sec. ), di cui si da conto in una piccola sala del Palazzo Trinci di Foligno, dove sono stati allestiti un video ed alcuni pannelli informativi.

Questa nuova piccola sezione, permetterà così di far conoscere meglio l’Abbazia ai turisti, invogliandoli senza dubbio a visitarla, mentre consentirà ai cittadini di essere aggiornati sulle interessantissime novità emerse dagli scavi archeologici.

Questi hanno permesso di individuare le varie strutture architettoniche stratificatesi intorno alla chiesa nel corso dei secoli, a cominciare dalla facciata romanica del primitivo edificio di culto e all’avancorpo aggiunto successivamente ( XIII sec ).

Un ritrovamento estremamente affascinante, è stato inoltre quello di una fornace per campane. Nel Medioevo era infatti consuetudine realizzare le campane nel sito stesso a cui erano destinate, sia per motivi pratici , tecnici e logistici, sia per motivi spirituali e devozionali: il momento cruciale dell’esecuzione, ovvero il passaggio del bronzo dallo stato liquido a quello solido, era infatti accompagnato da riti religiosi.

Infine, un’ ulteriore scoperta tutta da approfondire, è quella relativa ad un’area sepolcrale, indagata solo parzialmente, con diverse tipologie di sepolture: tombe destinate a membri delle classi sociali più elevate, probabilmente ad arcosolio ( = sepolcro arcato) , site sul lato sinistro della chiesa, tombe a cassone e fosse comuni , create quasi certamente in casi di epidemie e carestie.

Un cranio femminile presenta la testimonianza di un intervento chirurgico al quale la defunta sopravisse per un breve periodo: è stato forato con un trapano.

Le varie sepolture sono state datate fra il XIV e il XV sec., grazie alla presenza di numerosi reperti ceramici. I defunti erano di entrambi i sessi, di diverse classi sociali e di diverse età.

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